Il ritorno di Roberto Mancini all’Inter è stato preso come una liberazione da parte dei tifosi nerazzurri. Basta fare un giro per le community e i social network, per verificare come i supporters del club milanese si sentano già rivitalizzati dall’esonero di Walter Mazzarri, negli ultimi tempi pubblicamente osteggiato durante le gare casalinghe. Una decisione che Erick Thohir ha maturato nella notte, dopo il blitz societario al quale ha partecipato Massimo Moratti lunedì scorso. Con il ritorno di Mancini, si spera ina una vera e propria scossa all’ambiente: c’è un gruppo da motivare, ma soprattutto c’è da dare un’anima e un gioco a una squadra che fin qui è sembrata una massa informe.
Mancini, che con l’Inter ha vinto tre scudetti (anche se il suo successore, Josè Mourinho, utilizzò una frase molto forte per descrivere quelle vittorie), è considerato l’uomo giusto per dare la svolta ad una stagione che vede attualmente i nerazzurri in nona posizione in classifica con 16 punti (4 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte). Il ‘Mancio’, reduce da un’infelice esperienza al Galatasaray, cambierà tutto, in primis il modulo. Si abbandonerà il 3-5-2 di Mazzarri (molto spesso 3-5-1-1), per passare al 4-3-1-2 che farà felice principalmente Nemanja Vidic, che nella linea difensiva a tre ha denotato più di una difficoltà. L’ex Manchester sarà affiancato quasi certamente da Juan Jesus, con capitan Ranocchia inevitabilmente relegato in panca (almeno inizialmente). I terzini titolari saranno Nagatomo e Dodò.
Scontato Kovacic nel ruolo di rifinitore dietro le punte, a centrocampo Mancini avrà diverse soluzioni, con la più probabile che vede Medel perno centrale a protezione della difesa con Guarin ed Hernanes a giostrare nei ruoli di mezzali. Le due punte dovrebbero essere Palacio e Icardi, ma Mancini avrebbe grande considerazione di Osvaldo, che potrebbe dunque soffiare il posto ad uno dei due attaccanti titolari.
L’Inter di Mancini: ecco come giocherà
(4-3-1-2): Handanovic; Nagatomo, Vidic, Juan Jesus, Dodò; Guarin, Medel, Hernanes; Kovacic; Palacio, Icardi.
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